martedì 10 marzo 2009

petit déjeuner du matin



il cambiamento di pelle avviene lentamente

sento l'aprirsi e il correre delle lacerazioni, lo seguo con il respiro e il pensiero, mi sforzo di percepirlo. e ci riesco. un brivido, e nessuna certezza di quel che sarà.

che stordimento, vivere in un paese di arte e menzogna, di politica e di verità. ogni istante come un interruttore, come uno scambio di binari, a scegliere fra i due. pericoloso, imbarazzante, ridicolo. sillabare lentamente le parole per iniziare ad avvertire cosa significhino, e staccarle dagli indegni parlanti.

sono vago, e rifuggo dalla facile ironia.
ma che dire a proposito di tutto il ciarpame che ha invaso la cronaca e le teste degli italiani?
cultura della vita, cultura della morte, castrazione chimica, avvocato Mills?, revisionismo e altari(ni), stupri staminali, maternità in coma, ronde non danzanti, nucleare vigliacco, crisi e bisi...l'Italia ha una crisi di rigetto, la politica è stata male impiantata, la cultura rischia di non essere compatibile.

sarà che ho questa vecchia fame d'amore, inestinguibile. sarà che la mia pelle si rompe come un fazzoletto di carta, e un'altra volta posso guardarmi sotto, guardarmi dentro, con l'urgenza di non sprecare nulla.

"Non possediamo un corpo divino, ma la compassione può darci un corpo divino.
Non abbiamo potere divino, ma l'onestà può darci potere divino. Non abbiamo intelligenza divina, ma la saggezza può darci intelligenza divina. Non possiamo compiere miracoli, ma se non creiamo ostacoli possiamo compiere miracoli. Non possiamo salvare il mondo, ma la nobiltà d'animo ci farà salvare il mondo" (Deishu Takahashi 1835-1903)