
la notte scorsa ho riprovato a fare un sonnellino dopo-cena/pre-studio puntando la sveglia alle 21:30. non ho nemmeno sentito il trillo. il mio braccio destro ha agito autonomamente e ho riaperto gli occhi alle 1:47.
e mi sono alzato, sono sceso al piano di sotto intenzionato a leggere e suonare per almeno un paio d'ore. avevamo lasciato però la tv accesa, su LA7.
in quel momento Alain Elkann stava intervistando Valeria Golino, attrice italiana tornata sulla cresta dell'onda ormai da qualche tempo, apparsa in film come A casa nostra, La ragazza del lago e il recente Caos calmo. a parte quest ultimo, gli altri li ho visti trovandoli buon livello.
di lei ricordavo i ruoli in Rain man e nel demenziale ma divertente Hot Shots!
ricordavo la voce che mi suonava sgraziata, incrinata come il fondo di vecchie bottiglie, ma quegli occhi e i capelli ricci mi sembravano comunque indimenticabili, nonostante l'impressione di fiato corto ad ogni frase, di tonalità faticosa e spesso monocorde che si spegneva dopo ogni parola, parole ricavate dal silenzio, e quel profilo di durezza complessiva come un'anima di fil di ferro. la penso ancora così.
ma la notte scorsa me ne sono innamorato, nonostante le domande inesorabilmente a una dimensione di Elkann, che non riusciva a trasformare un questionario in una conversazione brillante e stimolante, sprecando un'occasione dalle sfaccettature erotiche possibili, mentre pizzicavo svogliatamente la chitarra
forse per tutto questo, e anche per il fascino classico che emanava dal suo viso calmo, dalle risposte delicate che contrastavano con l'idea di inaccessibilità, per lo sbuffo a fine intervista come fosse stata una faticaccia, per la grazia innata che vedo in certe donne quando stanno sedute, per il fatto che ha 42 splendidi anni e sono sensibile alle donne più grandi di me, o forse perché la sua passata semplice sensualità di starlet ora è stata riassorbita e distribuita in profondità, in un sorriso o in uno sguardo da notte insonne. il suo profumo era quasi percepibile e avrei voluto poterle parlare, offrendole un bicchiere di Porto, seduti sulle scale fuori della porta.
certo, è fidanzata con Scamarcio, ma cosa conta, nessuno è perfetto