
è stato un lungo inverno, sarà un lungo inverno
il Danubio scorreva lento, e in effetti uno non se lo immagina a trottare agile, con tutta la sua mole, la sua enorme memoria
Vienna è a sole cinque ore da qui, e qui dovrebbe essere la periferia, il luogo dove ancora qualcuno viene in cerca di puttane e poi dice che è un paese di ladri perché si è trovato truffato in qualche night club. qualcuno che magari è venuto in aereo, dall'Italia, e non si sente truffato né dal governo né dall'Alitalia
ma tant'è, a volte il mondo è brutto perché è vario (nell'imbecillità)
il freddo rende le città meno banali, e le donne più affascinanti, avvolte in panni che fanno anelare al calore dei loro corpi, il freddo rende la vicinanza più piacevole, l'intimità più desiderabile
il muro che separa il turista dalla vita reale è invisibile e spesso come una divisione di classe, ma è anche un punto di vista originale, se se ne trova uno
ma sono tornato, e le terme di Budapest continuano a fumare giorno e notte, anche senza di me, mentre le anatre sostano godendosi il tepore ai bordi delle vasche come statue viventi o antiche divinità
3 commenti:
Bentornato! Niente di meglio di un sano viaggio ristoratore, per ritrovare serenità e consolidare ricordi.
ah, budapest. vienna, invece, mi fa cagare (come al solito sobria ed elegante, virginie)
..ops...non avevo letto il tuo commento virg...ti dirò che ti preferisco così, sanguigna e sofisticata.
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