domenica 5 agosto 2007

notte prima della partenza

beh, non proprio. partirò lunedì.
ma almeno comincio a rilassarmi, oggi ho lavorato fino alle tre di pomeriggio, e poi, tornato a casa, ho dormito fino alle sei.
poi, con mia moglie sono andato a ritirare gli orologi che avevo portato a riparare, tra i quali - me ne vanto, scusate - un baume&mercier da taschino, ultimo regalo di mio padre prima che morisse, ultrapiatto, anni '60, di una finezza ed eleganza affascinanti, il vetro leggermente consunto ai bordi, a carica manuale. la mia poca delicatezza mi costringe a frequenti sostituzioni della molla di ricarica, appunto...
dall'erborista a prendere le creme solari, costose come il caviale, una puntatina al supermercato sotto casa, e poi tappa all'edicola: numero estivo di Musica Jazz e, incredulo, ho preso anche L'espresso perché portava in allegato Fanny & Alexander di Bergman.
il programma per la serata è presto fatto: per cena una vaschetta di gelato artigianale alla stracciatella, più una confezione di crema al cioccolato. acceso il lettore dvd, coppe regalate dalla mia vicina, in vetro stile anni '70, ricolme di gelato, e una ciotolina con la crema al cioccolato, luccicante e densa. parte la visione e vengo inghiottito dalle immagini. tre ore e otto minuti volate come un soffio, un respiro. ho ancora gli occhi e il cuore pieni delle scene girate con grazia sublime, con una fotografia strepitosa di colori e luci, un'opera, insomma, di imbarazzante bellezza, purezza e nitida poesia. il teatro nel teatro, il teatro e la vita, l'amleto e la vita, l'amore e la vita, la morte e la vita. inutile aggiungere: procuratevelo a qualsiasi costo.
passata la visione, ho suonato un poco, ed ora eccomi qui, a salutare per davvero.
un mese di pausa, al mare e in viaggio niente computer(s).
e, a voler fare un bilancino di questi pochi mesi, devo dire che l'esperienza di lettore e scrittore di blog è stata soprendentemente ricca ed emozionante. tante persone, vere, intelligenti, divertenti, serie, interessanti, vive. grazie a tutti, a chi ho letto, anche a chi non lo sa, e a chi mi ha letto. mi sto affezionando a questo mondo che è meno virtuale di quanto credessi.
al rientro spero di poter continuare con una certa regolarità. si preannuncia un autunno/inverno da manicomio, ma tant'è. si vive (almeno) una volta.

da piccolo pensavo spesso a questa parentesi, la vita, tra due oscurità ignote, il passato e il futuro senza di noi. se non fossi vivo, pensavo, bambino troppo pensoso, se non fossi vivo non potrei sapere che c'è un sole, ci sono degli odori, c'è il cibo che adoro, la musica. cosa avrei potuto sapere, se non fossi mai nato? cioè, esiste un "contrario" di vita che significhi qualcosa? e, ancora, è importante rispondere a queste domande o sono pazzo?
bah, mi dicevo quando l'angoscia si faceva forte, lascia stare. girati dall'altra parte e dormi. mentre nell'altra stanza i miei genitori litigavano furiosamente, in questa meravigliosa parentesi che è la vita.
risposte non ne ho trovate, ho aggiunto tante altre domande, e, francamente, non ho simpatia per chi ostenta troppe certezze.
statemi bene sempre.

mercoledì 1 agosto 2007

aria di festa


è il primo di agosto, non so se mi spiego
forse no
tra 6 giorni, sei giorni, VI giorni, vado in vacanza
ancora non me ne rendo conto, visto che giusto ieri sono stato vittima di una coda apocalittica (3h20' per percorrere 30km), e a causa di un imprevisto sono dovuto rimanere in ufficio fino alle 23
già mi vedo, prima in romagna, tra sagre avvinazzate e qualche passeggiata sul lungomare, poi a malta una settimana a godere di un mare più vero dell'adriatico, e infine tre giorni di seminario jazz a feltre, tutto il giorno con la chitarra sotto le dita, e la notte jam session(s) infuocate. spero. sapete dove trovarmi, insomma
devo solo fare attenzione a predisporre le cose in ufficio in modo da rispettare le scadenze di metà agosto, per non vedermi costretto a rientri improbabili durante la notte di ferragosto. ma credo proprio che ce la farò
intanto non posso fare a meno di notare, nel magma di notizie, tra le maglie allargate dell'attenzione che cala, almeno un paio di frattaglie inquietanti, sconfortanti, irritanti, captate durante le rassegna stampa radiofoniche, unica fonte del mio tenermi "aggiornato". quindi indignato.
pare che gli u.s.a. abbiano concordato una fornitura di armi all'arabia saudita per la modica somma di 20 miliardi di dollari e all'egitto per 13 miliardi. per calmare israele, leggo allibito, washington promette forniture a loro per 30 miliardi di dollari. dall'altra parte assistiamo ai balletti sulle richieste di riprendere, concludere, pensare, elaborare, stilare, le trattative di pace tra israele e palestinesi. addirittura sotto l'alto patrocinio di putin. ci vedete qualcosa di strano? auguri.
pare che il nuovo primo ministro inglese brown non si sia fatto pregare a lungo per esprimere la sua adesione alla politica estera americana, mirante a "ridurre l'influenza dell'iran" sulle zone mediorientali, anche considerando "l'ipotesi" di interventi di "forza". nel segno della continuità, sospirano di sollievo i laburisti e i conservatori. per tutti gli altri, auguri di nuovo.
per quanto mi riguarda, pare che i miei compagni di viaggio per queste settimane saranno Melville, Pessoa, Garcia-Lorca, D'Annunzio. come se potessi cambiare il mondo.
intanto, buone vacanze a chi partirà prima di me, o a chi non parte ma è in vacanza lo stesso.
(p.s. a proposito di attualità, dedico il post delle poesie di Stephen Spender alla memoria di Bergman, Antonioni, come dico nell'autocommento, e anche a Serrault. grazie.)