lunedì 10 novembre 2008

crediti

d'accordo, lo sanno anche i sassi ormai
con Obama ci hanno fatto una testa così, miracolosamente quasi senza raccontare nulla che valesse la pena di sapere
non è il Messia, restano pur sempre gli Usa, e quello che volete
hanno festeggiato tutti la sua vittoria
beh, quasi tutti, basta guardare il TG4, per esempio

per quanto mi riguarda, misuro una volta di più, a grandi passi, la distanza che separa l'Italia da non voglio dire una democrazia, cosa che esula dalle mie modeste competenze, ma da un paese che non è imbavagliato e rovinato dai suoi scheletri nell'armadio
non mitizzo la giovane età di Barak, né il colore della sua pelle, né le sue capacità
di certo la mie giornate sono migliori da quando si è conclusa la kermesse elettorare statunitense, e da quando si è saputo della sua vittoria. e mi sono scoperto ammirato e stupito , sinceramente, degli statunitensi. con buona pace di tutti i pareri sull'Obama fuffa, di coloro che la sanno sempre un po' più lunga ecc.ecc.

ma comunque, considerando semplicemente la semiologia del "Presidente" (quello eleggibile dal "popolo", ovviamente), quello che "rappresenta" (un pezzo dell'identità di un paese, ciò a cui un paese "tende"), con la sua semplice evidenza di "cosa reale", di figura, solo apparentemente ovvia.
bene, in Italia tutto questo, e il "cambiamento", questa eterna trovata retorica, questa mezza bugia che pure ha fruttato la vittoria anche a Obama, è rappresentato dal Silvio, lo sappiamo.
ma ora fa ancora più male.
ci sono domande?

1 commento:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good