lunedì 10 dicembre 2007

concezione in romagna. impressions...


era cominciato con il sole, questo mini-ponte dell'immacolata di cui sopra,
poi, sabato, pioggia e vento che nemmeno a Oslo
seduti al tavolo del ristorante "La soffitta" di Cattolica, a contemplare ammirati le losanghe di fonduta fritte appena servite, a contemplare il tagliere arricchito di affettati e formaggi tipici di mamma Romagna
chiacchiere, vino sfuso ma buono, mica come a Milano che ti danno una sorta di cocacola sgasata con aggiunta una manciata di gradi di alcool
al tavolo davanti, una comitiva familiare, tre bimbe sorelle, una gravemente handicappata, di una dolcezza commovente, in cerca di affetto continuo, cammina malferma tra i tavoli, sorrisi per tutti, qualcuno si allontana spaventato, spero che non capisca. la bimba, intendo.
la sera, per festeggiare il compleanno di mia moglie, a Misano, Riviera Mare, un nuovo ristorante sul mare, appunto, sì, beh, forse un po' troppo lounge, un po' troppo ben frequentato, aperitivi in corso, cinture di foulard, stivali e jeans aderenti, camicie azzurre sbottonate....eppure magico, di notte, sotto la pioggia, in riva al mare, tubi luminosi come onde verso gli scogli, lumi di candela, interno tutto bianco, menù fatti del tessuto plastico delle brandine da spiaggia
al tavolo accanto si siedono quattro ragazzine dell'età di mia nipote, automunite, con denaro, perché mangiano, e chiocciano nei loro minimi vestiti attillati, senza calze, col sesso posato ovunque intorno a loro, e il passo malfermo anche per loro, a rivelare una giovinezza repressa, un divertimento perduto. forse, chissà. belle sono belle, altroché.
il proprietario del ristorante, vedo da dietro la tenda di organza di un delicato color panna, si accascia tra le braccia del belloccio cameriere che ci ha appena servito un ottimo Lagrein rosato, nonostante i quattro bicchieri mi alzo e accorro, a spostare un candelabro urtato mentre cercavano di posare il 50enne azzimato su un divanetto, forse ho impedito un rogo. ma il proprietario si riprende dal malore, pallido, giallo, quasi verde, simula indifferenza, si mette seduto sui cuscini, braccio steso e gambe accavallate come a dire "l'ho fatto apposta". peccato. ad un tavolo siedono dei medici, secondo loro niente di preoccupante, il pianto plateale di una delle quattro giovani maitresses amiche del gestore. il costo della bella vita? forse, chissà. 50anni, la tinta, un po' di pancia, un bel locale. forse, chissà.

intanto è certo che al bar di fronte non ci sono più i piranha(s) nella vasca cilindrica. dice che sono morti.

(in foto: la rocca malatestiana di Montefiore Conca, Rimini, luogo quasi natìo dove Bonaventura si ritempra. o almeno ci prova)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il tagliere di affettati... gnam!

Auramaga

Gianluca ha detto...

chissà perché credevo fossi vegetariana...invece...in effetti, gnam!