lunedì 7 aprile 2008

settimana di passione

ho sbirciato qualche vero o finto dibattito, tanto per acquietare la coscienza, senza il minimo risultato, ovviamente, anzi
poi le rassegne stampa ogni mattina, articoli e notizie letti in rete
e i miei libri per riflettere veramente
alla fine non cambierò idea, e ripeterò la scelta delle passate elezioni
certo, ora è "formalmente" diverso
ma il mio voto andrà comunque qui
non ho altro che la speranza di non consegnare il Governo alla destra (o alle destre), di non vedere seduto un leghista in un posto nel quale sia visibile al di là del Po e delle Alpi, o un finto credente legiferare a vanvera e pericolosamente, o un imprenditore buono per la galera fare il presidente del consiglio
spero si possa davvero uscire dal tunnel di questi 15 anni vergognosi, degno frutto di 40 anni di collusione e corruzione (con alcune parentesi felici)
certo, la mia scelta, sofferta, discutibile, parziale e tutto quello che volete, non basta
uh, mi piacerebbe moltissimo che le sinistre lavorassero insieme invece di fare i bimbi dispettosi
j'aimerai bien dicono i francesi con una espressione che mi piace assai
oh, certo, non credo minimamente che Veltroni sia il Veltro dantesco, detesto i personalismi e soprattutto essere preso in giro (o per il culo, più icasticamente, se preferite); il mio voto non è di idolatria o approvazione nei suoi confronti, ma piuttosto di apprezzamento e fiducia per alcuni di coloro che fanno parte della lista candidati del PD
ah, sì, certo, è una scelta raffazzonata, forse, senz'altro meno che perfetta
ma la faccio con cuore puro, a testa alta

4 commenti:

Paolo Ferrario ha detto...

vediamo di passare questa nottata e di non mangiare fiele per un secondo lungo ciclo.
il mio è un voto facile: ho cambiato pensiero dopo l'11 settembre 2001, ma mai il voto, che è sempre quello, dal 1974.
distinguo fra il mio pewrsonale pensiero (valori, modi di leggere il mondo) e la politica.
la politica per me non è un fine, ma uno strumento: fare quello che da solo non sono in grado di fare.
la politica è uscire dal mio Io e incontrare Altri e con loro camminare per qualla strada, appunto, nella quale non si può camminare da soli.
non oso fare previsioni.
vivo questo momento come un passaggio storico. e in quel passaggio voglio esserci: una testa , un voto.
non personalizzo questo passaggio. non ne faccio un problema di leadership.
è con quel popolo delle 110 piazze che sento, intenso, lo stesso "idem sentire"
ciao guitar
stammi bene

Anonimo ha detto...

nella mia invereconda ignoranza confesso ad amalteo di non sapere di che 110 piazze parli. amen. per quanto riguarda bonaventura, tesoro, era un mistero solo per te che lì saresti finito. che devo dire? buon pro ti faccia. ma la tentazione di negarti la spalla quando il valter reggerà lo strascico al nano mi punge sin d'ora. baci (per adesso continuo a baciarti, poi vedremo ;-)

Gianluca ha detto...

grazie a voi.
virg, che dire, mi prendo questi baci sperando non siano gli ultimi...i radical-chic à la bertinotti dove potranno andare? preferirei che a sinistra si reggessero il velo tra di loro...li ho votati a lungo, prima di stancarmi. io comunque ti manderò i baci comunque :)

Anonimo ha detto...

Ahia...con la politica mi spiazzi e mi strazzi....io che la considero meno di granello di un granello di sabbia in una sconfinata spiaggia tropicale....
Non voterò!
Come faccio ormai da anni....lo so che non ha senso, ma chissà perchè sono convinta che anche votare non ne abbia alcuno!

baci apolitici.

Darksylvia