venerdì 26 ottobre 2007

la cosa chiamata poesia/9

Queste sono le nuvole

Queste sono le nuvole intorno al sole in declino,
la maestà che serra il suo occhio bruciante:
i deboli afferrano ciò che i forti hanno compiuto,
finché non fanno crollare ciò che era stato levato in alto,
e la discordia succede all'armonia, e tutte
le cose sono poste allo stesso livello.
E quindi, amica, se la tua grande gara fu compiuta
e queste cose avvennero, così tanto di più
ti facesti compagna la grandezza, anche se tu sospiri
per non aver avuto figli:
queste sono le nuvole intorno al sole in declino,
la maestà che serra il suo occhio bruciante.




I - A una fanciulla che danza nel vento

Danza laggiù sulla riva;
perché ti dovresti curare
del vento o del ruggito delle acque?
Libera i tuoi capelli
umidi di salsedine;
sei troppo giovane per aver conosciuto
il trionfo dello sciocco, o l'amore
perduto non appena conquistato,
o la morte del miglior lavoratore
mentre tutti i covoni
sono rimasti ancora da legare.
Perché dunque dovresti temere
il mostruoso gridare del vento?

II - Due anni più tardi

Nessuno ti ha mai detto che i tuoi occhi
arditi e belli avrebbero dovuto
essere fatti più esperti? O avvertita di come
sia disperata la falena quando si brucia le ali?
Avrei potuto insegnartelo io;
Ma tu sei giovane, così parliamo un linguaggio diverso.

Oh, prenderai tutto quanto ti è offerto
e sognerai che tutto il mondo è amico,
dovrai soffrire come tua madre ha sofferto,
e alla fine anche tu sarai spezzata;
ma io sono vecchio e tu sei giovane,
e io parlo una lingua barbara.




Gli uomini migliorano con gli anni


Logorato dai sogni;
un tritone di marmo logorato
dalle intemperie, in mezzo alle correnti;
e tutto il giorno guardo
la bellezza di questa signora
quasi avessi trovato dentro un libro
una bellezza dipinta, felice
d'essermi riempito gli occhi
o gli orecchi sapienti,
pago d'essere saggio e niente altro,
poiché gli uomini migliorano con gli anni;
eppure, eppure, è questo
forse il mio sogno, o è la verità?
Oh, ci fossimo incontrati
nel pieno ardore della mia giovinezza!
Ma invecchio in mezzo ai sogni,
un tritone di marmo logorato
dalle intemperie, in mezzo alle correnti.


(William Butler Yeats, 1865-1939)


4 commenti:

Marea di Luce ha detto...

Eccolo qui, il mio coetaneo di blog.

bello lo stile e bella l'importanza che concedi alla poesia...
Le veglie di bonaventura...sei un altro insonne?

un caro saluto,

Marea

Gianluca ha detto...

grazie della visita e dei complimenti...insonne non proprio, diciamo che dormo poco, quanto basta per tirare fino al sabato per riposarmi...il nome è citazione di un libro di cui prima o poi scriverò.
ciao marea

virginie ha detto...

ah, cookie, anche tu rubi i titoli, eh? (qualsiasi riferimento alla "Turista smarrita" è assolutamente voluto). baci

Gianluca ha detto...

eh, sì. qui con una piccola modifica. il libro si intitola "Veglie", autore un fantomatico Bonaventura, pesudonimo di uno scrittore del romanticismo tedesco, di cui non si conosce la vera identità...