lunedì 7 gennaio 2008

i giorni dopo


e rieccomi, riposato e pacifico come un orso bianco in letargo

c'è stato il natale, con il pranzo in 14 (solo i familiari strettissimi...), i classici fuochi pirotecnici per grandi e piccini (56 euro al supermercato), ho messo un piede nella vaschetta di plastica dell'acqua degli uccellini che mia madre tiene in giardino (con grande soddisfazione degli spettatori), mi sono saziato di cartoni animati di Charlie Brown e di panettone (in realtà ne ho presi altri due, sempre al supermercato, sabato, adoro fare colazione con il panettone fino a pasqua), di tortellini fatti in casa, di gianduiotti che sono peggio di una droga

c'è stato capodanno, con il cenone su un treno degli anni '30 restaurato, festeggiamenti in piazza a Mantova, un nebbione che dei fuochi si sentivano solo i botti mentre scrutavamo perplessi lo schermo lattiginoso e umido della notte, mezza bottiglia di spumante in mano, gelata, l'altra metà sputata sui cappotti durante il brindisi, qualcuno dei soliti cretini che buttano petardi enormi (inversamente proporzionali alla loro intelligenza) tra i portici del centro storico che sembra di essere inseguiti da un tirannosauro, il rientro sempre in treno, colazione a bordo, tè tiepidino e brioche discreta..ma alle 6 tappa all'autogrill di Muggiano sulla tangenziale ovest a trangugiare un tè adeguatamente rovente mentre simpatici avventori insonni intonavano cori idioti tra grandi risate e i nostri fiati amici e caldi che formulavano parolacce variopinte

il concerto del mio maestro di musica, la febbre di mia moglie, lo studio sconfortante del libro The Advancing Guitarist di Mick Goodrick che non bastano due vite di studio serale dopocena, le poesie di Pessoa, Neruda e Emily Dickinson, il brunch di ieri con un paio di amici e la camminata fino in centro e ritorno, parlando di pipì e di Tolstoj

sono tornato, e tutto sommato mi dispiace meno che negli anni passati
la banalità è che in vacanza è un'altra cosa
la verità è che se si deve rinunciare a qualcosa, spesso si tratta di ciò che amiamo e teniamo vivo nel tempo libero (definizione che ho sempre trovato inquietante...il tempo servo in cui abitiamo e da cui aneliamo difenderci, qualcosa di più di una pur pregevole suggestione marxista/francofortese)
buon anno a tutti, miei cari!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh che bella scoperta. Finalmente seguo un commento senza venirne delusa...poi, insomma, un romagnolo, una certezza.
Buon anno allora, uomo duro..

Gianluca ha detto...

troppo buona, quasi-adulatrice...ma accetto i complimenti sfacciatamente!

Anonimo ha detto...

La foto é stupenda!
Non so se Tolstoj sarebbe contento di essere affiancato da discorsi di pipí.
E' vero che facciamo di tutto per rendere le vacanze indimenticabili, ecco perché, forse, il tempo libero é sempre "un'altra cosa".

Gianluca ha detto...

diciamo che ho fatto una sintesi futurista delle chiacchierate, l'accostamento è un po' forte...non sono stati argomenti "consecutivi"...ma il grande vecchio ne avrebbe riso, credo...

Gianluca ha detto...

a proposito aura, hai visto che a venezia ci considerano roba buona a noi romagnoli?

Anonimo ha detto...

talvolta è difficile pure non esser servi nel tempo libero. (dannati giornalisti!) ;)

Gianluca ha detto...

hai ragione. e mi hai rovinato la serata... :)