venerdì 29 giugno 2007

il sogno di una cosa

ci sono cose che proprio non sopporto.
una di queste è l'ipocrisia, plateale, e ancor peggio se supportata da arroganza e superficialità.
tutte qualità che vedo e sento sbandierare quando si parla di veltroni, che non intendo difendere, ma solo restituire un briciolo di sensatezza al dibattito. sono pretenzioso, lo so.
esemplare la puntata di otto e mezzo di mercoledì 27 giugno. titolo: la destra dopo veltroni. oltre agli ospiti in studio (adornato, veneziani e alemanno), in collegamento da milano c'era una eletta della lega nord della quale ho pietosamente dimenticato il nome. quest'ultima assommava all'ennesima potenza tutto ciò di cui sopra.
parlando in nome della "gente del nord", la biondocrinita azzurrocchiuta, sottolineava sprezzante che veltroni "è diplomato in cinematografia" (sarà poi vero?) ma la politica è un'altra cosa, che la "gente del nord" è "pragmatica", e insomma venga veltroni a parlare nelle "piazze del nord" se ha il coraggio, che sarà pure bravo in "storia del cinema", ma la sicurezza, l'immigrazione, la lega è "la vera rivoluzionaria" che dice quello che pensa la "gente del nord"...
in studio, si sono limitati a ribadire che veltroni copia il programma della destra imitando berlusconi. quindi abbassare le tasse (silenzio sul "farle pagare a tutti") e tante altre belle chiacchiere sono creazioni mirabili dall'amato cavaliere, non i principi costituzionali di equità da sempre negati dallo stato italiano.
ora, veramente, mi girano le palle a forte velocità, che con 'sto caldo non mi dispiace, fanno aria, però non se ne può più di discussioni che non hanno argomenti ma luoghi comuni infondati, di propaganda cazzona basata sull'assunto becero che "le persone serie non perdono tempo con le arti", che il lavoro, che la sicurezza, al centro dell'esistenza e la cultura è roba da bambinoni idioti che non sanno stare al mondo.
forse la deputata leganordista ignora che la "gente del nord" va moltissimo al cinema, fa code alle mostre di pittura e ai concerti, magari solo per vantarsi dei esserci stata, ma sono cose che fa. ignora che esiste un profondo legame tra cultura e politica, tra Thomas More, Spinoza, Diderot e persone stolte, aride e presuntuose come lei che ignorano il valore dell'onestà intellettuale e sbattono faccia a terra quella politica che avrebbe invece bisogno di essere nobilitata.
e ignora certo che la "gente del nord" si abbuffa di alcol, frequenta siti reali e virtuali equivoci per trovare più facilmente sesso e "trasgressione", che gli immigrati se li porta a letto e lungo le strade, che tiene vivo e fiorente il mercato delle droghe. venga lei nel parcheggio del motel 2000 a trezzano sul naviglio o in via pollaiuolo a milano a fare la conta e stilare elenchi e statistiche di chi vende e compra e scambia cose e persone. ignora che magari, ci fossero film migliori, più musica, più mostre, strade migliori, mezzi di trasporto dignitosi ecc.ecc. la "gente del nord" vivrebbe e lavorerebbe meglio. e al nord vogliono farla da "padroni" - "padroni a casa nostra", slogan di indimenticabile bestialità - loro, e lo stanno facendo da anni. i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
bravi.