lunedì 16 luglio 2007

strani sguardi

aspetto che la stampante butti fuori le ultime pagine dello studio di settore che mi serve, la carta continua ad incepparsi, la stanza è semibuia per dar sollievo sinestesico dal caldo
caterina mi dice che un fornitore mi desidera al telefono, ma io no e le dico di dire che non ci sono
caterina è una dipendente del mio studio da ormai vent'anni, da quando c'era mio padre
è come una sorella maggiore, se non fosse così taciturna ed educata, così semplice e misteriosa
mi giro verso di lei, che si accinge a "pararmi il culo", come spesso le capita di fare, e non solo a lei, quando si tratta di seccatori, di approfittatori, di intervistatori e/o sfaccendati, di forzati dei call center ecc.ecc.
mi giro verso di lei, che porta sempre i jeans, da quasi vent'anni, le scarpe sportive, una maglietta a mezze maniche di estate, ma poi ha sempre freddo e si mette un maglioncino sulle spalle, così come d'inverno sopra il pullover tiene il giaccone, nonostante i caloriferi a 22/23 gradi.
mi sono girato verso di lei, che mi offriva il suo profilo esile, i capelli castani insolitamente raccolti, perché da ormai vent'anni li porta slegati a lunghezza spalle, senza alcuna acconciatura in particolare, e lei sempre senza un filo di trucco. ai matrimoni dei colleghi, e anche al mio, quasi non la riconoscevo tanto era curata e femminile
il suo profilo esile, con alcuni leggeri ciuffi di capelli a sfilare sul collo sottile, profilo da madonna dipinta del rinascimento, se non suonasse retorico, per lei che di retorico ha potuto vivere poco, un amore nato in ufficio, un matrimonio tanto desiderato - da lui - quanto - sempre da lui - mandato a rotoli con inarrivabili vette di cinismo ed egoismo, ricordo i suoi - di lei - pianti silenziosi, una carezza sulle spalle e un "sai che puoi contare su di noi" che regolarmente riceveva un "grazie" soffocato, e nessun'altra risposta, a volte sin dal mattino rivela una ossessiva tendenza alla precisazione inutile di dettagli, alla petulante discussione di insignificanti questioni, riflesso di chissà quale notte e quale sussurro
è così caterina, un eterno femminino fragile, aggraziato, fermo, penosamente isterilito da una quotidiana rinuncia ai colori, eppure un sorriso timido, o una risata che le impedisce di parlare, ma sempre quasi silenziosa, s'intende, fanno capire che forse va bene così, vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare, disse il Sommo Poeta, che c'è una volontà e forse una ragione dietro tutto questo, che l'amore offeso ha preso altre vie che non conosco e nemmeno m'immagino, che il suo sfiorire di chi non è mai fiorita è un ricamo sul nulla di ogni esistenza, in fondo. forse è felice, forse no, ma di certo caterina sa che qui, in questo ufficio dove è presenza attiva e silenziosa da ormai vent'anni, tutti le vogliono bene, e da tutti avrà conforto quando ne avrà bisogno. fosse anche per una volta sola, magari l'ultima.

7 commenti:

virginie ha detto...

epperò sei bravo: questo ritratto gozzanesco di un'esistenza castana è una perla. grazie

Anonimo ha detto...

'ntantino triste direi.

Mi scrivi un pezzo di esplodente felicitá un giorno?

Gianluca ha detto...

grazie mie care lettrici.
@virginie, mi onora l'indegno raffronto con il grande Guido, per questo ti sono ancora più grato
@auramaga, ahimé, ma forse più ahité, uso la scrittura come raccoglimento e concentrazione. di persona sono giocherellone e spiritoso, lo giuro (a detta degli amici)...la felicità fugge e la vivo, non penso a prendere la penna, se non mettendone qualche scaglia, riflesso o ricordo, che, dài, ogni tanto si vede...baci.

Anonimo ha detto...

grazie per la visita (keith jarrett, oriana fallaci)
leggerò con calma qualche tua riflessione e ti scriverò su post che vedo in connessione ai miei sentieri
buona gornata

Gianluca ha detto...

grazie per la visita.
spero tu possa trovare qualcosa di buono nel mio ancor giovanissimo spazio. buona giornata anche a te.

Anonimo ha detto...

Hai saputo cogliere dettagli e sfumature che solo un animo profondo ed attento avrebbe potuto.....se fossi Caterina ne sarei felice.....ma chissà se lei è a conoscenza di questo post....
non riesco a non pensare che il mondo è pieno di Caterine....spesso inosservate.....simili a fantasmi vaganti senza meta.....

Io mi sento un po' Caterina, anche se per indole non esco di casa se non perfettamente pettinata e truccata......altri aspetti miei vengono deliberatamente ignorati....forse tu li avresti colti.....

darksylvia

Gianluca ha detto...

grazie del commento sylvia. ringrazio senza aggiungere banalità. solo dicendo che caterina no, non è al corrente...