martedì 22 maggio 2007

la cosa chiamata poesia


canto una ninna-nanna
al malessere esistenziale
cos'è una vita che si interroga sul suo senso?
avrei voluto scrivere una poesia, e, mi dico,
scrivi troppo poco per essere felice
scrivi troppo poco per dirti poeta
hai amato troppo e troppo poco, dio mio
che banalità, meglio tacere, ché
dei poeti hai solo la memoria che non perdona
e porta e riporta all'infinito i profumi
di alberi che non conosci ma che trattengono
infanzia e adolescenza in un battito di ciglia
in uno stormir di fronde tiepido
nel pomeriggio bollente
nell'estate ormai trafitta di luce
vuoi far la cosa chiamata poesia
come il giovane ceco caro agli dèi
vuoi vivere? vuoi morire?
vuoi farti bello di tutto ciò che non sai?
cos'è la cosa chiamata poesia
in questo silenzio
e questa ninna-nanna senza risposte
e senza sonno

2 commenti:

vanity ha detto...

è come abbandonare di nuovo la testa sul cuscino: ti leggo e mi lascio cullare. Ottima terapia mattutina. Grazie

Gianluca ha detto...

grazie a te del bel complimento. mi raddrizzi la giornata, cara. come (quasi)sempre, ma non mi diventare un tacchino, eh?